Scheda di Presentazione del mio nuovo libro che è uscito in greco e Italiano con il titolo: La “follia” di Dio e la “saggezza” dell’uomo. Percorsi fra teologia e spirito dei tempi.

9788893130332B

Il libro che è nelle mani del Lettore gli fa intraprendere un viaggio. Un viaggio tra due logiche: l’una onnipresente ma sempre tirannica, l’altra nascosta ma sempre liberante. Queste due logiche – questi occhi diversi con cui può essere letta la realtà – sono strettamente legate a due atteggiamenti di vita, a due scelte di vita: se scegliamo l’amore disinteressato come stella polare dell’esistere, la nostra conoscenza – la nostra logica (che non è mai neutra) – vedrà la realtà e la sua origine come frutto di un amore signorile, divino, come frutto di un dono; se invece scegliamo il tornaconto individuale, la nostra conoscenza – la nostra logica (che non è mai neutra) – vedrà la realtà e la sua origine solo come frutto di conflitti e di guerre, dove a sopravvivere sarà sempre il più forte e il più debole a soccombere.

La Chiesa, con la sua teologia che è solo sperimentale, empirica, esperienziale, si pone proprio come il luogo di grazia – l’utero battesimale – in cui la logica del “secolo presenta” si immerge e muore, per risorgere come logica del secolo venturo. Deponi nelle acque della Chiesa una logica – quella che guarda al mondo esclusivamente come a una macchina che si è fatta da sé e si evolve in base alla legge della casualità, e all’uomo come quark che si uniscono per costruire atomi, molecole e cellule (in fondo, come soltanto un complesso di reazioni biochimiche) –, e ne indossi un’altra, quella logica per la quale il mondo è un gioiello, una creatura in cui vibrano i palpiti segreti di un Amore infinito, e per la quale l’uomo è un essere che ha, come suo archetipo, il Logos stesso di Dio e come fratelli miliardi di persone, consanguinee tutte del Logos.

L’Autore attraversa queste due logiche (logiche che lo hanno personalmente attraversato). Mette in luce, dell’una, l’attaccamento alla vita presente e ai suoi beni, un attaccamento che però ha il fetore e la tenebra della morte; dell’altra, lo scandalo della Croce, della morte, del sepolcro, che però ha il profumo e la luce della risurrezione. Uno scontro tra Davide e Golia. Dinanzi ai sapienti e potenti di quest’epoca e di ogni epoca si ergono poche persone, insignificanti, deboli, incolte, i santi, i quali hanno una sola parola da gridare dai loro deserti e dalle loro periferie: “Pasqua”, e una sola persona da indicare: il Logos Risorto, e una sola dimostrazione logica da esibire: la loro vita risorta, pasquale, piena di tenerissima luce. Per tutti. Anche per coloro che credono di vivere tra i Lumi mentre sono avvolti dalle tenebre fitte della logica del secolo presente.

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